Guarda qui il video di candidatura

ACTO Puglia ha raggiunto tutte le Case Circondariali femminili della Puglia per offrire gratuitamente tutto ciò che è necessario per la prevenzione dei tumori ginecologici, diffondendo la cultura della prevenzione con incontri informativi e attuando gli screening, con visite ginecologiche, esecuzione di ecografie e pap-test e comunicando i risultati degli stessi ed eventuali suggerimenti di cure o approfondimenti diagnostici. La popolazione interessata, solitamente, ha diritto alla cura delle malattie diagnosticate ma difficilmente affluisce a programmi di prevenzione e screening.

Guarda qui il video di candidatura

percorso inspirato al libro di Sun Tzu, che si declina in un corso di 12 ore nell’Aprile del 2021 dal titolo L’arte della guerra per donne manager, che coinvolge un gruppo di 30 partecipanti di manager e middle manager.

L’origine del corso scaturisce da una frase di Aldo Cazzulo: “Voi donne siete meglio di noi. Non pensate che gli uomini non lo sappiano; lo sappiamo benissimo, e sono millenni che ci organizziamo per sottomettervi, spesso con il vostro volenteroso aiuto.”

Il percorso formativo è stato progettato per fornire alle donne di Alia metodi e spunti finalizzati ad acquisire e sperimentare idee, tecniche e strategie per affrontare le costanti sfide quotidiane, professionali e personali mantenendo la propria integrità e sviluppando il proprio potenziale inespresso.

Guarda qui il video di candidatura

le donne che soffrono di cefalea manifestano un disagio comune: l’assenza di punti di riferimento nel loro percorso di diagnosi e di terapia. Il confronto con altre persone che soffrono di questa malattia e la possibilità di dialogare da vicino con specialisti che studiano e conoscono la malattia in tutte le sue sfaccettature è fondamentale per aiutare le donne che soffrono di cefalea a prendere consapevolezza della malattia e delle strategie utili a gestirla.

Sono stati sviluppati 3 strumenti di supporto alle donne cefalalgiche:

– il forum sul sito cefalea.it, luogo in cui si può parlare in totale anonimato del proprio dolore e dove ci si può confrontare con altri pazienti;

– il gruppo Facebook di Al.Ce. in cui è anche possibile dialogare direttamente con medici specializzati nel trattamento delle cefalee oltre che ricevere notizie corrette sulla patologia;

– i gruppi di auto mutuo aiuto, luogo protetto dove le pazienti affrontano il loro dolore e maturano la consapevolezza della malattia per poterla affrontare al meglio.

Guarda qui il video di candidatura

la donna portatrice di ulcera cutanea è una donna che sicuramente presenta una patologia di base responsabile della lesione cutanea. E’ una donna che va inquadrata, in primis, a livello generale e poi studiata ed approcciata a livello topico utilizzando tutte le innovazioni ultime e più idonee presenti.

Guarda qui il video di candidatura

questo progetto nasce da un’esigenza di creare un servizio sul territorio privato a supporto delle donne e delle loro rispettive famiglie con bisogni semplici e complessi, dalla nascita dei lori figli fino alla maggiore età, poiché non esiste attualmente un Servizio Infermieristico che risponda ai bisogni delle neo-mamme. Dal 2020, con l’avvento della Pandemia da Covid-19, le famiglie hanno avuto bisogno ancora di più di sostegno a livello territoriale. Il nostro servizio prevede la presa in carico del bambino e della sua famiglia (Family Centered Care) attraverso la valutazione del bisogno di assistenza, l’uso di metodologie e strumenti di pianificazione per obiettivi e di adeguati strumenti informativi.

Guarda qui il video di candidatura

l’associazione, nonostante l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia Covid-19, si è dedicata all’umanizzazione delle cure promuovendo iniziative integrate al percorso diagnostico-terapeutico della breast unit aziendale (BU). 

La collaborazione tra ospedale e AMO, ha permesso di implementare i servizi offerti dal sistema sanitario con servizi dedicati alla donna che si ammala di tumore al seno realizzando una presa in carico globale della persona. In tale senso l’associazione attraverso una accurata struttura organizzativa di supporto ha dato vita a molte iniziative che rappresentano un percorso di salute ad hoc in cui al centro c’è la persona e non solo la malattia.

Guarda qui il video di candidatura

la Regione Toscana, supportata da ANAAO Toscana e condotta dal MeS (aa 2020-21) ha analizzato l’impatto delle differenze di genere nella dirigenza medica e sanitaria sull’organizzazione del lavoro, mappato e condiviso le azioni aziendali finalizzate a valorizzare e tutelare tali differenze. Il modello proposto nello studio con il Cruscotto di 8 Indicatori gender sensitive, rappresenta una sintesi che aspira a bilanciare la quantità delle informazioni disponibili con la rilevanza delle stesse per finalità gestionali di un’azienda e il primo passo verso la costruzione di un modello di bilancio di genere che per definizione deve rendere conto dei risultati ottenuti in termini di (riduzione delle) differenze di genere nei confronti di tutti i portatori di interesse. In pratica quello che l’OCSE chiama il gender budget tagging, ovvero l’identificazione delle azioni già attuate come azioni volte a promuovere gli obiettivi di parità di genere nella amministrazione prescelta. La ricerca ha avuto il merito di identificare alcuni specifici indicatori per la classe medica e sanitaria che sono entrati a far parte del Bersaglio della Toscana e del network per tutti i dipendenti del SSN (tutti i ruoli sia dirigenza che comparto). A seguire la Regione Toscana, prima in Italia che ha introdotto uno strumento per il monitoraggio di indicatori di bilancio di genere nelle aziende sanitarie, ha messo in campo un progetto per la realizzazione di un OSSERVATORIO per il monitoraggio periodico del quadro regionale dell’impatto del genere e delle buone pratiche.

Guarda qui il video di candidatura

l’isteroscopia see and treat (office) è una procedura endoscopica di secondo livello che permette lo studio del canale cervicale, della cavità uterina ed il contestuale trattamento chirurgico della patologia in regime ambulatoriale con la relativa diagnosi istopatologica. Il servizio garantisce il percorso diagnostico-terapeutico ed assistenziale, in un’ottica di continuo miglioramento al pari dell’aspetto chirurgico l’aggiornamento di tutte le figure professionali afferenti al servizio viene posto come gold standard. Il nostro gruppo frequenta corsi di formazione inerenti l’aspetto tecnico e le tecniche di comunicazione specifica (ipnosi). E’ sede di corsi di aggiornamento e formazione sia del personale medico che infermieristico. Il servizio risponde ad un bisogno di salute della donna attraverso l’attivazione di un piano assistenziale che inizia con la presa in carico e termina con la consegna dell’esame istologico. Il primo momento, fondamentale per l’alleanza terapeutica con la paziente è il triade isteroscopico. Esso rappresenta il primo contatto con la donna in cui vengono delineati i passi fondamentali per l’iter di cura ovvero la temporizzazione dell’esame in pazienti in età fertile, la valutazione della presenza di anomalie ecografie che possono rendere urgente l’esecuzione dell’esame e la gestione dei farmaci in funzione dello stesso.

Guarda qui il video di candidatura

sensibilizzazione dell’utenza femminile in età fertile del Dipartimento di Salute Mentale alla cura di sé attraverso la presa in carico multidisciplinare per la prevenzione e cura delle problematiche ginecologiche, oncologiche, delle patologie infettivologiche correlate e la promozione della maternità responsabile.

L’attuazione del progetto trasversale è nata nel 2002 dalla collaborazione del nostro Dipartimento (Salute Mentale e Dipendenze) con altre strutture e dipartimenti ospedalieri della nostra ASL implementando la rete anche a livello extraospedaliero (Sedi Consultoriali).

Guarda qui il video di candidatura

l’avvio di un processo di rendicontazione e programmazione di genere è previsto dal Piano delle Azioni Positive, per il triennio 2021/2023 (azione 12), approvato quale allegato al Piano della Performance, con la deliberazione del Direttore Generale n. 135/2021. L’elaborazione del documento, fortemente voluta dal C.U.G., viene assegnata alla congiunta responsabilità del medesimo comitato, oltre che della direzione strategica e dell’Area Gestione Risorse Finanziarie, valorizzandone la stretta connessione con il principale strumento di programmazione aziendale.

In coerenza con quanto previsto a livello statale, il Piano assegna l’elaborazione del bilancio di genere al coordinamento dell’Area Gestione Risorse Finanziarie e introduce forme di raccordo informativo tra questa e i principali attori aziendali cui siano istituzionalmente attribuiti compiti funzionali al perseguimento di obiettivi sanitari specifici, tanto ospedalieri che territoriali, nonché obiettivi trasversali volti al progressivo miglioramento quali-quantitativo dei servizi erogati e al raggiungimento di maggiori livelli di trasparenza e accountability.

Guarda qui il video di candidatura

il servizio per la presa in carico della donna vittima di mutilazione genitale (MGF) istituito presso il CeMuSS (Centro multidisciplinare per la salute sessuale) dell’ASL Città di Torino, è il primo servizio pubblico multidisciplinare e sovra-territoriale gratuito che si occupa a 360° della donna con MGF. Accoglienza (mediatrici, assistenti sociali), supporto psicologico, supporto ginecologico, percorso nascita integrato con consultori e punti nascita, chirurgico-ricostruttivo, medico legale, sessuologico, pediatrico, educazionale (counseling per il contrasto della reiterazione del rito). 

Il servizio si occupa inoltre di formazione per il personale medico, mediatrici, assistenti di comunità, assistenti sociali (corsi FAD e residenziali); nonché di divulgazione scientifica e attività di docenza nelle scuole del territorio.

Il servizio è in rete con le strutture sanitarie regionali, le associazioni, le ONG, e procura/prefettura attraverso il servizio di medicina legale.

Guarda qui il video di candidatura

In regione Puglia, nell’ambito della Rete Oncologica Pugliese è stato appena intrapreso un percorso condiviso per la presa in carico dei soggetti a rischio familiare. La ASL di Lecce, con un bacino di utenza potenziale di notevoli dimensioni, e grazie a risorse già disponibili sul territorio (in termini di strumenti e personale formato), ha attivato già a partire dal 2014 un ambulatorio dedicato alla prevenzione dei tumori eredo-familiari.

Guarda qui il video di candidatura

il ruolo del paziente come stakeholder principale dei percorsi sanitari è ormai sempre più riconosciuto all’interno del contesto sanitario soprattutto in contesti delicati come i percorsi oncologici.

Infatti in tale contesto la valutazione del gradimento dei pazienti, i risultati dell’esperienza vissuta, la soddisfazione o meno delle aspettative riposte nei luoghi di cura è fondamentale per fornire servizi di qualità. Nel presente lavoro verrà descritto come è stato progettato il percorso clinico organizzativo della Breast Unit della ASL Roma 1 seguendo la logica del Patient Journey.

Guarda qui il video di candidatura

negli ultimi anni sono state attivate diverse iniziative per rispondere ai quesiti specifici delle donne affette da patologie neurologiche. Alcune malattie neurologiche colpiscono prevalentemente le donne soprattutto in fasi critiche della loro vita: Sclerosi multipla, Emicrania, Miastenia e Epilessia. Per queste sono state creati percorsi dedicati, anche in periodo pandemico.

Il target di riferimento sono le donne dai 16 ai 60 anni per le quali queste patologie sono prevalenti e determinare maggiori criticità, con un focus particolare dai 16 ai 45 cioè nell’età fertile con speciale attenzione alla gravidanza e al controllo dei farmaci.

Guarda qui il video di candidatura

il servizio è nato per offrire alle pazienti affette da patologia oncologica in età giovanile un percorso di presa in carico globale, a partire dal momento della diagnosi, al fine di garantire loro la preservazione della fertilità, la protezione della funzione endocrina dell’ovaio dal danno dei trattamenti antiblastici e la gestione degli effetti collaterali delle terapie ormonali adiuvanti.

 3 linee di attività previste:

  1. preservazione della fertilità in pazienti da sottoporre a trattamento oncologico;
  2. ambulatorio di follow-up della giovane donna;
  3. procreazione medicalmente assistita.

Guarda qui il video di candidatura

la UOC di Cardiologia dell’Ospedale S. Spirito ha deciso di contribuire al miglioramento della prevenzione e del trattamento delle malattie cardiovascolari delle donne attivando un ambulatorio dedicato.

Vengono seguite donne ad alto rischio cardiovascolare per il trattamento dei fattori di rischio e la riduzione del rischio cardiovascolare; donne in menopausa per il controllo dei fattori di rischio e del peso corporeo; donne in gravidanza a rischio per la prevenzione e trattamento della ipertensione gestazionale e della preeclampsia; donne con tumore al seno per la prevenzione e trattamento del danno miocardico da chemio e radioterapia.

– Donne con gravidanze a rischio per ipertensione arteriosa e ipertensione gestazionale

per la prevenzione della pre-eclampsia, o con storia di pre-eclampsia o ipertensione in

gravidanza.

– Donne in pre o post-menopausa con fattori di rischio CV per il controllo dei

fattori di rischio e del peso corporeo.

– Donne ad elevato rischio cardiovascolare: malattia cardiovascolare documentata,

diabete mellito, malattia renale, singolo fattore di rischio elevato, storia familiare di

malattia cardiovascolare prematura, iperlipidemia familiare, fumo, ipertensione

arteriosa, dislipidemia.

– Donne di età 40 con rischio SCORE elevato.

– Donne durante il percorso oncologico.

– Donne con un profilo di rischio basso–moderato cui verrà fornito un programma di

prevenzione primaria.

Guarda qui il video di candidatura

tra i diritti della donna di primaria importanza vi è il diritto ad essere madre. L’infertilità colpisce 1 donna su 5, stima con ogni probabilità in difetto a causa del seguente pregiudizio: infertilità = vergogna.

Il progetto ha avuto, e avrà, la missione di fornire servizi e informazioni mirati ad abbattere il pregiudizio e costruire un percorso in cui la donna si senta protetta, accolta, non diversa.

Azioni realizzate:

  1. apertura del centro pubblico di III livello di Procreazione Medicalmente Assistita dell’Ospedale San Filippo Neri;
  2. apertura del servizio di fecondazione eterologa, ossia con donazione di gameti, primo ed unico tra i centri pubblici del Centro e Sud Italia;
  3. servizio di mediazione linguistica e culturale per facilitare l’accesso e la comunicazione a donne non italiane;
  4. misure per contrastare le difficoltà emerse durante la pandemia Covid-19.

Guarda qui il video di candidatura

il seguente progetto tratta di tutta l’attività che è stata svolta e continua ad essere portata avanti dalle Assistenti Sanitarie nel Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Roma 1.

In particolar modo, si è delineato tutto il percorso eseguito durante la pandemia incentrato sulle vaccinazioni e sull’esecuzione dei tamponi prendendo in carico anche le realtà più difficilmente raggiungibili sul territorio.

Guarda qui il video di candidatura

il percorso-intervento specifico per la salute mentale perinatale (SaMeP) con lo scopo di costituire una rete operativa tra servizi esistenti che svolgono un ruolo nell’assistenza delle donne con problematiche psicopatologiche durante l’intero peripartum, dal preconcepimento, alla gravidanza, fino ai 12 mesi postpartum. Il percorso prevede una fase di screening e rilevazione dei fattori di rischio, l’attivazione di una rete multidisciplinare interna alla ASL Roma 1, la messa in atto di una consulenza specialistica volta alla strutturazione di interventi terapeutici mirati. 

Guarda qui il video di candidatura

il Percorso Rosa è una modalità di accesso al Pronto Soccorso, riservato a tutte le vittime di violenza nelle forme proprie della violenza di genere, non solo donne ma anche bambini, anziani, soggetti fragili, pazienti psichiatrici e pazienti diversamente abili.

La realizzazione e l’attivazione del Percorso Rosa nei Pronto Soccorso dell’ASL Salerno consente di intervenire in maniera omogenea, con un processo assistenziale protetto, che garantisce la privacy, l’incolumità fisica e psichica della persona in modo adeguato in rapporto alla complessità dei caso e al tipo di vittima.

Guarda qui il video di candidatura

è stato avviato un progetto di televalidazione da remoto dei test immunoematologici che permette al medico trasfusionista di gestire in reperibilità la richiesta di emocomponenti effettuata dal reparto, supportando il tecnico di laboratorio direttamente da casa. 

Gli ospedali appartenenti all’Area Nord Ovest della Regione Toscana che hanno aderito a suddetta modalità telematica sono 6 (Livorno, Cecina, Piombino, Elba, Pontedera e Volterra), presso cui erogano la propria attività 16 dirigenti (12 donne e 4 uomini), di cui 13 con figli minori.

La procedura si applica in caso di urgenza al di fuori del normale orario di servizio delle singole strutture trasfusionali dei vari presidi, quando in esse non sia fisicamente presente un dirigente, garantendo la copertura di un territorio molto vasto che si estende oltre 200 km, permettendo un’ottimizzazione delle unità professionali tanto quanto delle risorse tecnologiche, riducendo costi e impatto ambientale.

Guarda qui il video di candidatura

la violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. Nel 2019 la Regione Toscana ha pubblicato le Indicazioni regionali per il 118 nella Rete Regionale Codice Rosa, equiparando il Sistema 118 al Pronto Soccorso per l’emersione della violenza di genere e dei crimini di odio. Il Formas della Regione Toscana, nello stesso anno, ha realizzato due edizioni di un corso residenziale per 63 formatori del 118 provenienti da tutte le aziende sanitarie e ospedaliere-universitarie della Regione.

Guarda qui il video di candidatura

la ASL di Viterbo ha istituito il pacchetto Percorso Rosa dedicato alle donne con età compresa tra 40 e 49 anni per garantire, anche a chi non ancora in età di screening, un percorso facilitato per accedere alla diagnostica senologica al fine di intercettare precocemente lesioni mammarie sospette in considerazione dell’abbassamento dell’età media di insorgenza dei tumori al seno.

I controlli periodici comprendono una prima visita senologica, una mammografia e un’ecografia mammaria bilaterali.

Guarda qui il video di candidatura

nell’ Ambulatorio per le Urgenze Senologiche – La vie en rose – grazie alla formula di accesso diretto alla prestazione la donna trova un’immediata risposta alle sue preoccupazioni sulla salute del seno. La donna che ha una preoccupazione/sintomo (per esempio indolenzimento del seno o nodulo alla palpazione) trova una tempestiva rassicurazione contattando telefonicamente l’ambulatorio. Nell’ambito della telefonata, il chirurgo senologo effettua un primo triage fissando l’eventuale appuntamento in giornata o il giorno successivo. Qualora necessario contestualmente alla visita, vengono già effettuate ecografia e mammografia. La donna che necessita di approfondimenti diagnostici viene inserita direttamente nel percorso di presa in carico e cura della Breast Unit. 

Questo ambulatorio ha quindi lo specifico obiettivo di orientare la donna nel più breve tempo possibile verso la soluzione e la cura alla sua problematica.

Guarda qui il video di candidatura

progetto di follow up e stili di vita in oncologia movis, movimento e salute oltre la cura: percorso di educazione all’attività fisica e nutrizionale nel follow up dei pazienti con pregresso carcinoma mammario 

Il progetto è iniziato nel mese di gennaio 2020, con il reclutamento delle prime trenta pazienti con pregresso carcinoma mammario le quali sono state randomizzate in due bracci: uno d’intervento e uno di controllo. 

Tutte le partecipanti hanno seguito un percorso educativo ai sani stili di vita, con supporto psicologico, consigli nutrizionali e il braccio intervento anche di esercizio fisico supervisionato.

Guarda qui il video di candidatura

il progetto è centrato sull’assistenza diretta a persone malate di cancro e/o malattie croniche invalidanti nella transizione tra la scoperta della malattia e l’applicazione della terapia oncologica, in riferimento alla preservazione della loro funzione riproduttiva; svolge uno screening oncogenetico per portatori sani (definiti Previvors) di varianti nei geni BRCA1 e BRCA2 fra i parenti di un soggetto affetto da carcinoma mammario e/o ovarico; informa il maggior numero di persone attraverso eventi di sensibilizzazione sulla fertilità, la prevenzione oncologica e oncogenetica; rafforza la formazione specialistica di medici e personale sanitario, attraverso il Corso di Alta Formazione in Oncofertilità ed altri eventi monotematici sempre rivolti a medici e personale sanitario.

Guarda qui il video di candidatura

il fine della progettualità è raggiungere e supportare le giovani donne affette da MICI durante la gravidanza ed anche prima, al fine di ricevere corrette informazioni. Grazie all’evoluzione del sistema di cura e dei nuovi farmaci disponibili, il desiderio di avere un figlio può essere realizzato con maggiore consapevolezza e serenità tramite la collaborazione di team multidisciplinari che affiancano le donne nel momento della pianificazione e del percorso di gravidanza.

Il progetto Resilient Mothers: l’arte della maternità nelle MICI vuole essere una testimonianza del valore della vita, trasmesso dalle immagini e i racconti delle giovani mamme che hanno partecipato al progetto e soprattutto una valida e autorevole fonte di informazioni e indicazioni messa a disposizione da AMICI Onlus a tutte le future mamme.

Guarda qui il video di candidatura

l’introduzione del Codice Lilla nei Pronto soccorso (pediatrici e adulti) rappresenta un percorso diagnostico/terapeutico innovativo e appropriato per coloro che soffrono di un D.A. (disturbo alimentare). 

Il Codice Lilla può rappresentare uno strumento importantissimo per l’identificazione di quelle persone che altrimenti non sarebbero né identificate né indirizzate presso i servizi dedicati presenti sul nostro territorio come l’ambulatorio o il Centro semiresidenziale Il Mandorlo. Per evitare che la persona, a seconda della problematica presentata, non venga esposta al rischio di interventi frammentari, che ne parcellizzino la storia personale, evolutiva e di disagio ma ci sia una presa in carico complessa ed integrata che garantisca risposte tempestive, unitarie ed omogenee. 

Guarda qui il video di candidatura

per colmare il vuoto assistenziale rilevato dalla dimissione ospedaliera al primo contatto consultoriale, è stato creato un servizio strutturato in diversi step.

Le puerpere vengono divise in due classi: Candidate all’Home Visiting e Candidate al contatto telefonico da parte dell’ostetrica del Consultorio Familiare (territorio).

1 – Contatto dal punto nascita: tutte le donne che partoriscono presso la nostra ASST vengono informate sul Servizio di Home Visiting e sui servizi territoriali dedicati a mamma e bambino.

2 – Contatto Prima visita domiciliare: a 24-48 ore dalla dimissione l’ostetrica compila la scheda:  valutando gli esiti di salute della puerpera e l’obiettività del neonato; rinforza le competenze genitoriali; sostiene e promuove l’allattamento al seno; programma la visita di controllo.

A seconda delle necessità rilevate la donna viene avviata ai servizi territoriali oppure a un terzo contatto.

Guarda qui il video di candidatura

esiste uno stretto legame tra violenza di genere e violenza economica, infatti gli studi dimostrano che la violenza economica è uno dei fattori fondamentali da cui partono tutte le altre forme di violenza. Se è noto, infatti, il legame tra donne, pandemia e impoverimento, meno nota invece è la correlazione tra educazione finanziaria, consapevolezza economica, e accesso alla salute. Se le donne perdono reddito, se sono dipendenti economicamente dagli uomini, se si trascurano sotto il peso del carico familiare e lavorativo, magari in nero o senza tutele, non potendo decidere della loro autonomia personale e familiare, allora faranno fatica a permettersi anche l’accesso alla salute, con ricadute sanitarie e sociali molto gravi. Partendo da queste premesse abbiamo pensato ad un percorso per sviluppare empowerment e resilienza, skills finanziarie e gestionali che potranno permettere, specie alle donne a rischio fragilità di programmare, organizzare e gestire al meglio le loro risorse interiori e materiali. 

Il progetto IO CONTO – IL VALORE ALLE DONNE è un percorso di educazione finanziaria e di empowerment personale e lavorativo per le donne che lavorano nelle aziende sanitarie bolognesi e per quelle che vivono nel territorio metropolitano.

Guarda qui il video di candidatura

l’animo e la mente femminile quando incontrano nel loro percorso la disabilità si illuminano di mille sfaccettature e sfumature nonostante le problematiche di frequente correlate al volto ed al sorriso.

L’obiettivo di questo progetto è quello di creare un team multidisciplinare con il supporto del percorso DAMA specializzato nella presa in carico di donne che soffrono, a livello del volto e del sorriso, le umiliazioni e le emarginazioni correlate alla loro disabilità.

Attraverso riabilitazioni, ricostruzioni del volto e del sorriso ritrovano il desiderio di approcciare il mondo esterno, di relazionarsi con il mondo del lavoro, ritrovandosi parte integrante della società.

Il volto è la parte ed il simbolo che esprime in modo più specifico la natura umana.

Guarda qui il video di candidatura

Screening Friendly è un intervento sanitario che si rivolge alle donne di 45-74 anni, target dello screening mammografico, ma che presentano difficoltà psicofisiche all’esecuzione della mammografia standard (4 compressioni) e quindi sono a rischio di autoesclusione dalla prevenzione oncologica.

L’idea di un percorso che si accosti allo screening standard è nata dopo una lunga collezione di segnali di allontanamento da parte di un gruppo di donne con fragilità per le quali le difficoltà di accesso e/o di esecuzione dell’esame erano diventati ormai fattori limitati.

Guarda qui il video di candidatura

 Un viaggio dentro il vissuto di ognuna, alla ricerca dell’attimo nel quale la parola diventa visione, il Tutto diventa ognuna e ognuna il Tutto.

Dal 2017 all’interno del Servizio Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Parma è attivo un Gruppo di lavoro sulla Medicina di Genere con un progetto permanente dedicato a donne afferenti al Servizio Sanitario. Cura e teatro da sempre si intrecciano, dal mito dal teatro greco alla sapienza del pensiero filosofico all’interno del quale si è sviluppata la medicina (Ippocate, Galeno). Accogliere e sfidare gli stereotipi utilizzando corpo e voce significa riuscire a creare nuove relazioni rigenerative e di contrasto a ogni forma di stigma e di discriminazione di genere. Il percorso si è focalizzato, nel primo anno, sulla messa in scena di Paradiso, dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Durante il difficile periodo pandemico la garanzia di continuità di partecipazione al laboratorio teatrale ha permesso di offrire una opportunità di socializzazione e condivisione anche in un momento nel quale qualsiasi attività relazionale di comunità era sospesa.

Guarda qui il video di candidatura

l’Azienda USL della Romagna, negli ospedali di Ravenna, Lugo, Faenza, Rimini, Forlì e Cesena, è entrata a far parte del network ospedali a misura di donna, istituendo la settimana di prevenzione della salute della donna, in occasione della giornata dedicata e di sensibilizzazione del 22 aprile. Una settimana di servizi a carattere di donna, che vuole offrire un accesso rapido e vicino al bisogno di cure al femminile. 

Le iniziative offerte sono state più di 70 coinvolgendo le discipline che vestono un ruolo principe nelle patologie femminili, quali: cardiologia, patologie dermatologiche, diabetologia, alimentazione e stili di vita, medicine interne (malattie reumatologiche, endocrinologiche e metabolismo dell’osso), ginecologia ed oncologia ginecologica, medicina della riproduzione, malattie neurologiche, prevenzione oncologica, chirurgia ricostruttiva e test genomici per il tumore della mammella, il long Covid dal punto di vista pneumologico e psichiatrico, patologie urologiche e violenza di genere.

Guarda qui il video di candidatura

il progetto si avvale dell’utilizzo di piattaforme telematiche aziendali che permettono al pz e ai caregiver di partecipare alle attività di cura direttamente dal domicilio o dall’ospedale, anche provinciale, in cui si trovano ricoverati in emergenza metabolica. Il nuovo percorso di Pasto Assistito Telematico prevede assistenza terapeutica ai pasti individuali, colloqui psicologici pre o post pasto individuali, inserimento in specifici gruppi riabilitativi su emozioni e tecniche di rilassamento, attività integrative-ricreative individuali con gli operatori dell’Associazione di Volontariato Casina dei Bimbi, colloqui settimanali di training ai caregiver per la gestione del pasto in famiglia, tutte attività svolte interamente in modalità telematica.

Guarda qui il video di candidatura

dal 2014 è attivo un ambulatorio medico di educazione nutrizionale e stili di vita nato a livello di ASL Toscana Centro – Prato e frutto della collaborazione del Dipartimento della Prevenzione con i servizi di Oncologia e Senologia Chirurgica. L’ambulatorio consiste in un percorso educativo volto al supporto della donna, sia in un’ottica di sostegno alla tollerabilità della condizione patologica e delle terapie in atto che all’adozione e adesione, il più possibile duratura nel tempo, di un corretto stile di vita nell’ottica di contrastare lo sviluppo di altre possibili patologie cronico degenerative. Parallelamente a questa attività principale è stato elaborato un libretto di indicazioni alimentari e di stile di vita relativo al momento di chemioterapia che viene distribuito e spiegato nel contesto dell’ambulatorio stesso.

Guarda qui il video di candidatura

è stato rinnovato il COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA’ (CUG), precedentemente pressoché inattivo. L’attività del CUG è stata collegata alla progettualità Regionale Equità in ambito sanitario, affidandola al Servizio di Prevenzione e Protezione che nella sua missione contempla il rispetto del diritto dei lavoratori e presta attenzione sia alla sicurezza e alla salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, sia al contrasto della violenza. Tale collaborazione strategica è stata ulteriormente rafforzata dal contributo del Servizio di Psicologia che volevo fortemente coinvolgere sul tema del benessere aziendale.

Inoltre: Benessere aziendale – il Programma per la crescita personale dei lavoratori.

Contemporaneamente il Servizio della Prevenzione e il Servizio di Psicologia stanno collaborando per introdurre un percepibile e marcato orientamento al benessere dei lavoratori, sul quale si vuole insistere come leva per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria. Aumentare la resilienza dei lavoratori è il tema centrale del Programma di benessere aziendale che si è ispirato alle migliori prassi internazionali e nazionali nel campo delle risorse umane.

Guarda qui il video di candidatura

il Progetto Socioestetica in Ospedale inizia nella sua progettualità alla fine del 2019 ma, a causa del blocco di tutte le attività dovute alla pandemia, è partito a Marzo 2022. 

E’ un progetto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi che nasce dalla consapevolezza che i trattamenti oncologici incidono in modo significativo sull’immagine corporea causando forti disagi ai pazienti, in modo particolare alle pazienti donne.

Con questo progetto si è voluto porre il concetto di immagine corporea come un punto centrale dell’assistenza oncologica, ampliando il supporto alle pazienti introducendo nel percorso anche le figure dell’estetista e dell’acconciatrice, per esaltare l’importanza della conservazione della stima di sé dopo una diagnosi così impattante sugli aspetti della persona. 

costruzione di un percorso formativo condiviso sulla prevenzione e l’intervento nella Depressione Perinatale per le pazienti afferenti all’Ospedale Ostetrico-Ginecologico S. Anna di Torino. L’iniziativa origina dal Progetto Regionale Profilo assistenziale per la prevenzione ed intercettazione precoce del disagio psichico perinatale congiunto Ospedale-Territorio.

Contemporaneamente alla Formazione è stato redatto il PDTA Aziendale sulla Depressione Perinatale che ha visto coinvolte diverse figure professionali.

Guarda qui il video di candidatura

l’obiettivo di questo progetto di ricerca è giungere ad un miglior livello di conoscenza dell’assetto biomolecolare evidenziando possibili differenze tra i due sessi con l’utilizzo di tecniche sofisticate quali quelle di Next-generation sequencing in pazienti affetti da tumore al polmone e di ottimizzare pertanto il percorso terapeutico sulla base delle effettive differenze emerse.

Alle pazienti verrà somministrato un questionario per una raccolta dettagliata dell’anamnesi ginecologica con particolare attenzione alla familiarità per patologie oncologiche, all’età del menarca, età al primo figlio, allo stato pre/post menopausa al momento della diagnosi, all’assunzione di terapie ormonali sostitutive e contraccettivi orali. Verrà inoltre registrata la presenza o meno di malattie autoimmuni in previsione di trattamenti immunologici per identificare specifiche differenze nei due sessi.

l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona offre la possibilità ai propri dipendenti di partecipare gratuitamente a corsi di fisioterapia preventiva (della durata di 8 incontri) rivolti non solo ai dipendenti con disturbi muscolari o articolari, ma anche a quelli interessati, secondo il principio che prevenire è meglio che curare.

La conduzione è affidata a fisioterapisti qualificati dell’Azienda e il dipendente può partecipare solo fuori orario di servizio.

Gli esercizi sono insegnati in modo chiaro e pratico per il mantenimento del benessere psico-fisico e per la prevenzione delle principali patologie muscolo-scheletriche al fine di una corretta educazione all’autocura.

Guarda qui il video di candidatura

nel 2019 il CUG ha partecipato allo studio Il bilancio di genere nelle aziende sanitarie toscane. Rilevanza e ricadute nell’organizzazione del lavoro, condotto da Scuola Super, Sant’Anna Pisa e Anaao Assomed con lo scopo di individuare una serie di indicatori comuni a tutte le aziende sanitarie necessari per costruire un modello di bilancio di genere. Tali indicatori sono oggetto di valutazione per essere recepiti nel Bersaglio del Mes. 

A partire dal 2021, dopo un rallentamento legato alla pandemia, il CUG ha ripreso in pieno le proprie attività, tra le quali le più importanti sono:

– somministrazione di un questionario on line, indirizzato a tutti i dipendenti ed a cui hanno aderito più di 1000 professionisti di tutte le categorie;

– nomina della Consigliera di Fiducia e attivazione di uno sportello di ascolto per il disagio psicosociale lavoro correlato rivolto a tutti i dipendenti AOUP;

– adozione e implementazione del programma denominato VaRiDiGe, già adottato dall’Università di Pisa che, opportunamente adattato all’ambito sanitario, attraverso l’utilizzo di indicatori specifici, permette un’autovalutazione in tema di bilancio di genere.

Guarda qui il video di candidatura

l’AOUP si configura come ospedale a misura di donna che offre percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle patologie femminili di maggior incidenza clinico-epidemiologica garantendo particolare attenzione alla centralità della paziente in tutte le fasi della sua vita, dal momento del concepimento fino alla senilità (partecipazione dal 2011 al network Bollini Rosa promosso da ONDA con il massimo dei riconoscimenti).

  • Percorsi in Età pediatrica e adolescenziale nell’ambito della prevenzione e delle cure 
  • Percorsi donna in Età fertile 
  • Percorsi donna/coppia per infertilità, procreazione medicalmente assistita e preservazione fertilità in pazienti oncologiche
  • Percorsi donna in Gravidanza
  • Percorsi donna in Menopausa 

I percorsi sopracitati vengono affiancati da percorsi specifici per patologia/organo che sono trasversali per tutte le fasce di età.

questo progetto ha lo scopo di sviluppare un percorso di terapie integrate in ambito senologico, da realizzare prevalentemente sul territorio, per fornire prestazioni specialistiche finalizzate alla riduzione della tossicità legata ai trattamenti, per migliorare la qualità di vita delle nostre pazienti e per realizzare anche un percorso di educazione sanitarie e ai corretti stili di vita. Tale progetto sottende un’ottica di forte integrazione tra le risorse multiprofessionali, ospedaliere e quelle territoriali, in una visione di attenzione ai percorsi della medicina di genere e di realizzazione di una Brest-Unit inclusiva e attenta alla centralità della persona e alle esigenze delle pazienti, che non sono soltanto di natura clinica, ma anche di natura emozionale e relazionale.

Guarda qui il video di candidatura

è stata sviluppata una collaborazione tra territorio (SAMIFO) ed ospedale (UOC Ostetricia e Ginecologia ospedale San Filippo Neri) nel tentativo di garantire un percorso dedicato alla deinfibulazione garantendo al contempo una continuità assistenziale per le pazienti. Dopo un periodo di formazione rivolto agli operatori delle 2 Unità coinvolte è stato possibile elaborare un protocollo per la presa in carico e la gestione integrata territorio-ospedale delle pazienti con MGF che avessero necessità di intraprendere tale percorso.

Sono stati previsti 3 percorsi differenziati per donne con MGF severe: MGF in pazienti gravide; MGF in pazienti non gravide con sintomatologia prevalentemente legata a conseguenze mediche; MGF in pazienti non gravide senza importanti conseguenze fisiche e con maggiori disagi di tipo psico-sessuale.

Guarda qui il video di candidatura

in tale ottica la ASL Roma 3, in collaborazione con Differenza Donna Onlus, fin dal 2008 ha promosso il Progetto Codice Rosa stipulando con l’obiettivo di promuovere iniziative finalizzate a costruire un sistema di protezione e prevenzione della violenza di genere e mettendo in campo anche iniziative formative atte ad implementare le competenze degli operatori sanitari dell’Azienda ASL Roma 3, i MMG e PLS per individuare e/o intercettare precocemente i sintomi della violenza domestica oltre che della violenza sessuale agita ai danni di donne o in danno di minori, al fine di prevenire il rischio di vittimizzazione secondaria.

Si tratta di un percorso che oltre alle cure mediche prevede un sostegno psico – sociale. Presso il PS dell’Ospedale Grassi è stata individuata una stanza dove la donna viene accolta da operatori formati per riconoscere subito i segni, spesso negati, dei maltrattamenti subiti.

Guarda qui il video di candidatura

è stato attivato un percorso per le pari opportunità che ha coinvolto il reparto di Pneumologia con semi-intensiva respiratoria al cui interno sono previsti 4 ruoli apicali, tutti assegnati a professioniste donne: un Direttore, due Coordinatrici e una Responsabile di Struttura Semplice.

L’Azienda ULSS 6 Euganea si è inoltre certificata con lo standard Family Audit, uno strumento di management e di gestione delle risorse umane a disposizione delle organizzazioni che su base volontaria intendono certificare il proprio impegno per l’adozione di misure volte a favorire il bilanciamento degli impegni vita e lavoro dei propri occupati.

Guarda qui il video di candidatura

presso gli Ospedali di Cittadella e Camposampiero, Alta Padovana, è stato attivato un percorso per la prevenzione degli effetti collaterali della terapia nelle donne con tumore ginecologico o della mammella.

Il percorso è finalizzato a migliorare la qualità di vita della donna che affronta la chemioterapia e supportarla in questo difficile percorso, in particolare l’attenzione è rivolta alle donne in epoca fertile e in età ancora lavorativa. La presa in carico delle donne avviene nell’ambito dei gruppi multidisciplinari di oncologia che discutono collegialmente i singoli casi clinici e stabiliscono il percorso successivo.

Guarda qui il video di candidatura

nell’Ulss 2 viene posta particolare attenzione alla rilevazione e alla gestione dei casi di violenza contro le donne. Il Pronto Soccorso ha un ruolo strategico per la risposta di cura attraverso percorsi specifici di presa in carico, in sinergia con enti, istituzioni e con la rete territoriale, al fine di assicurare un efficace coordinamento tra le diverse istituzioni per dare una risposta efficace all’arrivo vittima di violenza. Il percorso integrato ospedale-territorio, individua nel Pronto Soccorso lo snodo centrale per la rilevazione di episodi di violenza sulle donne uniformando in modo omogeneo gli iter presenti nei diversi presidi ospedalieri dell’Aulss2, Treviso, Oderzo, Montebelluna, Castelfranco, Conegliano e Vittorio Veneto. Prevede: visita medica, consulenze specifiche, segnalazione ai servizi sociali, eventuale consulenza medico-legale e denuncia al posto di polizia, valutazione del rischio alla dimissione.

Guarda qui il video di candidatura

l’obiettivo dell’iniziativa progettuale, incentrata su parole chiave quali prossimità, proattività, interdisciplinarietà ed equità, è quello di mettere in atto un nuovo modello integrato di struttura ospedaliera dedicato alla donna nelle sue varie fasi di età, che sia in grado di fornire risposte ai bisogni di salute intesi come benessere psicofisico. Tale modello vede la sua concreta realizzazione nella sede ospedaliera di Castel San Giovanni: attraverso la centralizzazione di percorsi di diagnosi, consulenza, cura e riabilitazione specifici declinati al femminile, la proposta prevede la definizione di un’offerta integrata mirata alla prevenzione e alla gestione delle patologie e delle necessità clinico assistenziali delle donne. I temi chiave sono quelli legati alle patologie femminili e a quelle correlate al genere.

Guarda qui il video di candidatura

da anni a Rimini le unità Operative di Oncologia e Terapia Antalgica-Cure Palliative-Hospice collaborano con la Associazione Crisalide di Donne Operate al Seno per la realizzazione di progetti volti al benessere della donna. In questo contesto, all’interno di uno spirito di forte collaborazione negli anni si è venuto a creare un percorso di presa in carico della paziente con tumore al seno sull’inserimento di attività motoria, terapie integrate ed agopuntura nei percorsi di cura.

Guarda qui il video di candidatura

il Centro per la Salute delle Donne Straniere e dei loro Bambini (CDSBS) fornisce assistenza socio-sanitaria gratuita per donne straniere e bambini indipendentemente dall’ iscrizione al SSN o dal permesso di soggiorno. Da più di 30 anni l’attività del Centro si occupa di garantire le stesse opportunità di accoglienza sanitaria sia a donne migranti che residenti, anticipando prima e integrandosi poi con la delibera regionale dell’Emilia Romagna del 2004 (L.R 5/2004) che individua nel fenomeno migratorio un costituente stabile e organico della nostra comunità. Il servizio permette di offrire, tramite la sua equipe multidisciplinare, visite ostetrico-ginecologiche, visite pediatriche, servizi di mediazione culturale e supporto psicologico; inoltre garantisce la formazione sia per operatori sanitari che per mediatori linguistici che abbiano in carico cittadini stranieri.

Guarda qui il video di candidatura

la Clinica Urologica di Padova, una delle principali in Italia, fondata nel 1940, ha recentemente reso noto il verificarsi del primo intervento di alta chirurgia oncologica con un’equipe chirurgica costituita esclusivamente da donne. Numericamente i medici strutturati sono prevalentemente uomini, perché storicamente l’urologia è sempre stata una branca maschile, ma il numero di specializzande è arrivato ad eguagliare quello della controparte maschile, dimostrando un certo cambio di tendenza.

Guarda qui il video di candidatura

il centro multispecialistico per la diagnosi e cura delle incontinenze nasce quindi allo scopo di soddisfare la domanda di salute proveniente dalle donne affette da incontinenza, sia essa urinaria che fecale, dall’età pediatrica all’età adulta.  La “mission” si attua attraverso l’erogazione delle specifiche prestazioni specialistiche ad alta complessità assistenziale peculiari per il centro, nel rispetto della dignità della persona, dell’equità nell’accesso all’assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza, in coerenza con i principi e gli obiettivi espressi nei Piani Sanitari: Nazionale, Regionale e Aziendale.

Guarda qui il video di candidatura

le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nelle donne italiane. Di qui la creazione di un Ambulatorio di Cardiologia dedicato alla prevenzione delle complicanze Cardiovascolari femminili secondo il modello del Chronic Care Model. Altro paradigma utilizzato nell’ambulatorio del progetto donna; è il modello del disease management, con un nuovo approccio ai problemi di salute attraverso la medicina d’iniziativa anziché di medicina d’attesa, questo per evitare le complicanze e una rapida evoluzione della malattia. Il case management dell’ambulatorio è l’infermiere in collaborazione con lo specialista in cardiologia. L’infermiere accoglie la donna inviata all’ambulatorio dal MMG o dal Consultorio o da altro specialista, che prenota su agende CUP dedicate.

La donna viene inquadrata ed inviata a 3 percorsi in cui si snoda l’offerta dell’ambulatorio progetto donna, tutti coordinati dal cardiologo.

Guarda qui il video di candidatura

come scientificamente provato, il contatto visivo e tattile con l’ambiente circostante e con gli animali, diviene cura. Pertanto, è stato commissionato un docufilm in attesa di realizzare un progetto ancora più ambizioso di carrozzabilità.

Le scene mozzafiato, le riprese agli animali a cui è stata data la voce, il taglio ecologico, regalano una

sensazione di benessere oltre a divulgare un messaggio ludico-ricreativo e culturale.

L’atmosfera suggestiva e magica emanata dal docufilm è ulteriormente impreziosita dalla voce narrante.

Guarda qui il video di candidatura

il progetto vuole incentivare la promozione della salute delle donne attraverso un network che unisce diversi servizi partendo dai programmi di Prevenzione Oncologici (come screening mammografico con valutazione genetica di rischio eredo-familiare e screening cervico-vaginale con vaccino anti-HPV) che sono in grado di raggiungere un’ampia fascia di popolazione femminile sul territorio provinciale.

il percorso formativo, giunto alla seconda edizione e calendarizzato 1-2 volte l’anno, include anche la proposta di Linee Guida sull’uso del linguaggio di Genere nella comunicazione istituzionale e nelle relazioni quotidiane via e-mail, web ecc. E’ riconducibile al Piano Triennale delle Azioni Positive adottato dalla Direzione Aziendale e precisamente a tre Azioni Positive fortemente interconnesse che riguardano: n.16) Iniziative di diffusione dell’uso di termini non discriminatori in tutti i documenti di lavoro (contributi social/newsletter aziendale); n.17) Progetto “Gentilezza”, che promuove e valorizza i comportamenti basati sulla “gentilezza” intesa come valore e facilitazione nelle attività lavorative; n.18) Corsi FAD e adozione di LG orientate alla promozione del linguaggio di genere.

Guarda qui il video di candidatura

nel 2019, dopo valutazione preliminare del rapporto costi/efficacia, l’Unità Operativa di Endocrinologia dell’Azienda USL di Modena – composta da 9 Operatori, 8 dei quali sono donne – introduce la TA per il trattamento dei pazienti con patologia nodulare tiroidea benigna sintomatica. Nei mesi precedenti, il Direttore dell’Unità Operativa, la Coordinatrice Infermieristica, le 5 Specialiste Endocrinologhe del Servizio e le 2 Infermiere condividono il progetto TA e le attività di formazione sul campo.

La TA consiste nella somministrazione di energia termica all’interno del nodulo tiroideo da trattare, causando necrosi coagulativa (un danno irreversibile delle cellule) e inducendo conseguentemente la progressiva riduzione di volume della lesione.

Guarda qui il video di candidatura

l’Azienda Toscana Centro, ormai da anni, è impegnata in prima linea con azioni di promozione counselling informativo-attività di vaccinazioni nelle donne in età fertili, se non immunizzate con obiettivo prioritario di prevenire sia gli effetti negativi di alcune malattie (quali influenza, morbillo, parotite, pertosse, rosolia, varicella e papilloma virus) sulla fertilità sia gli effetti sulla crescita del feto in fase di gravidanza.

Guarda qui il video di candidatura

l’ambulatorio obesità è stato aperto a luglio 2021 con l’obiettivo di gestire secondo il modello hub and spoke la gestante con obesità di classe II/III. L’ambulatorio è gestito da due ginecologhe dedicate, una biologa e dal personale ostetrico in servizio che seguono le gestanti dalla presa in carico fino al momento del parto. Tutte le attività ambulatoriali sono offerte in regime di Day Service. Le attività standard del percorso ginecologico-ostetrico previsto per monitorare il benessere materno-fetale di tutte le gestanti, all’interno dell’ambulatorio obesità, sono implementate con attività specifiche per prevenire e/o ridurre il rischio delle complicanze materne e fetali associate all’obesità. Infatti, per espletare il proprio incarico, l’ambulatorio collabora con diverse figure professionali e servizi, quali una psicologa motivazionale, una nutrizionista, il servizio di Diabetologia in caso di sviluppo di diabete gestazionale (GDM), e il servizio di Cardiologia.

Guarda qui il video di candidatura

presso la U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale delle Apuane (Massa), è stato creato nell’anno 2021, in piena pandemia, un ambulatorio dedicato alla preospedalizzazione oncologica cui afferiscono, oltre alle pazienti già affette da neoplasie ginecologiche, anche giovani donne a cui è stata diagnosticata la presenza di una particolare mutazione del DNA (BRCA 1 e BRCA 2) fonte di chiara predisposizione allo sviluppo di neoplasia mammaria ed ovarica. Il motivo per cui una donna si sottopone al test genetico può essere molteplice: famigliarità per tumore ovarico o mammario, diagnosi di tumore mammario in giovane età, parente stretto già esitato positivo al test; non si tratta dunque solo di donne già malate ma, il più delle volte, di donne completamente sane con la prospettiva di poter ammalare di un tumore insidioso e terribile anche se in giovane età.

Guarda qui il video di candidatura

il progetto si pone l’obiettivo di aumentare l’adesione ai programmi di screening dei tumori femminili da parte delle donne appartenenti a minoranze (etniche/linguistiche/sanitarie), e favorire la consapevolezza all’accesso ai servizi di prevenzione primaria e secondaria. Il progetto si è sviluppato in due fasi: nel 2020 il programma Equità delle Aziende AUSL e AOU e la Breast Unit Interaziendale hanno avviato la valutazione del Percorso Diagnostico Terapeutico Interaziendale per il Trattamento delle Neoplasie della Mammella mediante l’impiego di una check list di valutazione rapida (Equality Impact Assessment – EqIA) con cui è stata monitorata la capacità del percorso di rispettare i principi di equità e non discriminazione.

Guarda qui il video di candidatura

Bpositive mira a prendersi cura delle singole persone con un approccio olistico, per curare il benessere di mente, corpo, cuore e cervello e creando un ambiente che valorizzi l’approccio di squadra rispetto a quello individuale, l’essere rispetto al fare, la chimica positiva rispetto alla chimica negativa. Perché la positività e la felicità sul luogo di lavoro, come confermano le neuroscienze, sono due elementi imprescindibili per il benessere delle persone e dell’azienda.

Guarda qui il video di candidatura

Casa di cura Santa Famiglia è l’unica clinica mono specialistica in Ostetricia e Ginecologia in Italia, polo nascite di eccellenza che nel 2021 ha registrato il felice record di 2060 parti come dato in contro tendenza rispetto al calo nascite e che conferma un modello assistenziale alla donna vincente. La Struttura si trova a Roma, nel quartiere Prati, e si sta connotando sempre più come Woman’s Hospital: ha messo in campo diverse iniziative e nuovi protocolli per la salute donna e fronteggiare il problema della denatalità. Merito del nuovo modello assistenziale e del percorso parto che la Santa Famiglia ha sviluppato da quando a gestirla è arrivata una donna, Donatella Possemato, già impegnata nella tutela della salute della donna come membro della Consulta LILT (lega italiana Tumori). Il nostro motto è: Nasci con noi, camminiamo con te.

Guarda qui il video di candidatura

la missione del Women’s Heart Center è offrire cure di qualità fornendo cure preventive, trattamento e gestione dei problemi sanitari, con particolare attenzione alla salute cardiovascolare e per responsabilizzare le donne attraverso il supporto educativo ed emotivo. La maggior parte delle donne non è consapevole del proprio rischio di malattie cardiache e gli strumenti di stratificazione del rischio clinico comunemente utilizzati sottostimano il rischio per tutta la vita.

Insieme a una valutazione psicologica è stato definito un approccio preventivo cardiovascolare per donne con malattia coronarica sconosciuta, di età compresa tra 35 e 60 anni, che include screening e test all’avanguardia.

Guarda qui il video di candidatura

nell’azienda AULLS 5 Polesana è già da più di 10 anni attivo un articolato centro Multidisciplinare Integrato che si occupa a 360° delle disfunzioni pelviche. La funzionalità del centro rodigino consegue annualmente discreti risultati numerici e qualitativi, riconosciuti sia dalla Regione Veneto come centro di riferimento per le incontinenze sia dalle più prestigiose società scientifiche del settore in cui alcuni componenti del gruppo rodigini rivestono cariche strutturali.

Guarda qui il video di candidatura

il progetto proposto e realizzato dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP di PZ ha previsto l’attivazione nella Regione Basilicata – all’interno dei C.S.M. di quattro centri ambulatoriali dedicati alla prevenzione e al trattamento dei disturbi psichici della donna (C.T.S.M.D. – Centri Tutela di Salute Mentale della Donna). In un’ottica interdisciplinare e di rete, tali Centri hanno fornito consulenza psicologica e psichiatrica cercando di individuare precocemente i fattori di rischio clinico e psicosociale così da ridurre l’incidenza della depressione post-partum e di altri disturbi psichici o la gravità del quadro clinico con interventi preventivi o tempestivi.

Guarda qui il video di candidatura

il Consultorio Familiare offre informazione, consulenza e assistenza sanitaria (medica e psicologica) e sociale alle coppie e alle famiglie, per l’intimità consapevole e la salute sessuale, la procreazione responsabile, la nascita naturale, la genitorialità competente, il sostegno alla crescita, la mediazione dei conflitti di genere. Nel tempo si è reso protagonista di attività formative rivolte al proprio personale e agli operatori delle istituzioni che a vario titolo si occupano di prevenzione e di benessere delle persone, delle famiglie e dei gruppi comunitari, sui temi della nascita e della crescita e con particolare riferimento alle transizioni evolutive del ciclo di vita  che ridefiniscono, fase dopo fase, l’identità femminile (pubertà, adolescenza, gravidanze e puerperio, menopausa) nelle sue diverse implicazioni socio-sanitarie.

Guarda qui il video di candidatura

l’obiettivo del Centro è quello di fornire un intervento adeguato e integrato nel trattamento delle conseguenze fisiche, psicologiche e sociali che la violenza produce sulla salute della donna, creando, inoltre, una fattiva collaborazione con le diverse reti territoriali. Elemento centrale per la presa in carico clinica è l’accoglienza della donna in un luogo dedicato e tutelante, non solo per garantire la sua privacy, ma altresì per la sua incolumità e sicurezza. La modalità di ascolto non giudicante permette alla donna di esporre in modo tranquillo il proprio vissuto lasciandole il tempo necessario, rispettando le pause e spesso i suoi silenzi.

Guarda qui il video di candidatura

il bilancio di genere è stato redatto nel 2021 ed ha fotografato le iniziative e i dati relativi all’esercizio 2020 (1° gennaio – 31 dicembre). L’elaborato si è ispirato ai GRI standard (serie 400) – Global Reporting Initiative – integrati dai principali standard internazionali di rendicontazione non finanziaria e alle linee guida di riferimento nell’ambito specifico della gender equality. I dati sono stati presentati utilizzando grafici e tabelle per renderli maggiormente comprensibili; gli indicatori rappresentativi delle informazioni rendicontate hanno rappresentato l’analisi condotta in merito alla parità di genere.

Guarda qui il video di candidatura

il progetto CardioVest ha come obiettivo lo studio delle aritmie cardiache nelle donne in quanto la ricerca finora si è concentrata principalmente sugli uomini. La partecipazione delle donne a numerosi studi randomizzati in cardiologia in termini di aritmie cardiache è significativamente inferiore a quella degli uomini, è compresa tra il 10-30%. 

Grazie allo studio si vuole porre maggiore attenzione al problema, finora sottovalutato, delle patologie del sistema cardiocircolatorio nelle donne. Inoltre, grazie alla soluzione innovativa si prospetta una riduzione significativa del tempo di diagnosi che permetterà un trattamento più precoce, prevenendo in molti casi le complicazioni cardiovascolari.

Guarda qui il video di candidatura

il Corpo Ritrovato offre un servizio di accudimento dermatologico, psicologico, metabolico ed endocrinologico, nonché di prevenzione e terapia delle tossicità cutanee per pazienti in oncoterapia.

L’ambulatorio nasce nel 2010 con un board scientifico che opera sul territorio nazionale e ha l’impegno di accudire da un punto di vista anche dermocosmetologico il paziente oncologico; non, quindi, una semplice attenzione alle patologie cutanee, ma un rispetto di quest’organo, espressione visibile del benessere psico-emotivo della persona.

Guarda qui il video di candidatura

nel 2021 il focus è stato su: prevenzione a tavola, terapia ormonale nelle diverse fasi della vita femminile, depressione in gravidanza, salute mentale, disturbi d’ansia, come riconoscerli e affrontarli, e patologie di genere: emicrania, da patologia invisibile a patologia sociale.
Nel 2022 i temi affrontati sono stati: postura e benessere, fumo, stress e lavoro correlato, menopausa, prevenzione oncologica, salute cardiovascolare e osteoporosi.

Guarda qui il video di candidatura

la crescente prevalenza dell’obesità femminile pregravidica, nonché del GDM e dell’obesità in corso di gravidanza rappresentano un’importante priorità sanitaria e rendono necessaria la comprensione del ruolo che giocano tutti i fattori potenzialmente coinvolti (genetici, ambientali, alimentazione, stile di vita…).

La tempestiva diagnosi e la corretta terapia di entrambe le condizioni (Obesità e GDM) rappresentano, quindi, strategie fondamentali per la cura non solo della salute nutrizionale e metabolica materna, ma anche per prevenire obesità e malattie croniche non trasmissibili nelle generazioni future. Queste considerazioni rappresentano anche elementi fondamentali e significativi per la sanità pubblica: la consapevolezza che il GDM rappresenta una finestra clinica per identificare vulnerabilità cardio-metaboliche, fornisce una opportunità di pianificare un precoce intervento di prevenzione post-partum.

Guarda qui il video di candidatura

in generale, si parla di DSA quando, a test standardizzati di lettura, scrittura e calcolo, nonostante una adeguata scolarizzazione, il livello di una o più di queste tre competenze risulta di almeno due deviazioni standard inferiore ai risultati medi prevedibili, oppure l’età di lettura e/o di scrittura e/o di calcolo è inferiore di almeno due anni all’età cronologica del soggetto, e/o all’età mentale, misurata con test psicometrici standardizzati.

Obiettivo dello studio è la Prevenzione che si ottiene attraverso:

  • il promuovere un cambiamento culturale;
  • l’intervento sul rischio;
  • il promuovere l’empowerment.

Guarda qui il video di candidatura

DL è un progetto di inclusione delle donne come protagoniste del progetto di crescita aziendale. È:

    • acquisizione di nuove competenze;
    • comprendere la relazione tra business e customer experience;
    • mostrare comportamenti necessari per la trasformazione verso una cultura orientata al cliente (leadership);
    • adottare una mentalità nuova di team.

Guarda qui il video di candidatura

il progetto Segea si propone l’obiettivo di essere trasversale ad entrambe le sfide:

 1) rispondere alla sfida 2 perché la finalità è di formare professionisti della salute dell’area preventiva, tecnica e riabilitativa, capaci, nelle loro specifiche peculiarità professionali, di attuare una presa in carico della persona assistita con un approccio basato sulle differenze di sesso e di genere, dove i percorsi di salute ad hoc per la donna ne saranno un naturale esito.

 2) rispondere anche alla sfida 1, perché la finalità interna all’organizzazione è quella di promuovere la cultura delle pari opportunità e realizzare dei cambiamenti che favoriscano il benessere organizzativo derivato dalle politiche di equità di genere.

Guarda qui il video di candidatura

la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta (FINCB) è l’unico IRCCS di diritto pubblico completamente dedicato all’assistenza e alla ricerca nelle neuroscienze.

Individuava tre macro-aree, sulle quali sviluppare azioni di miglioramento con obiettivi declinati a breve (1 anno), medio (3 anni) e lungo termine (5 anni) ed indicatori misurabili:

– favorire l’equilibrio di genere a tutti a livelli lavorativi mediante 1) aumento del numero di donne all’interno di tutte le commissioni 2) favorendo la presenza di donne responsabili di dipartimenti funzionali 3) inserendo nella modulistica in uso per l’organizzazione di convegni raccomandazioni per rispettare l’equilibrio di genere nella scelta di relatori/relatrici e moderatori/moderatrici;

– promuovere e supportare le donne sul luogo di lavoro mediante 1) organizzazione di percorsi di mentoring articolati in attività seminariali di gruppo su temi specifici tenute sia da donne presenti in Istituto con posizioni apicali sia da esperte esterne. 2) modifica Art 5 del regolamento Borse di Studio che prevede la partecipazione di soggetti che non abbiamo superato i 35 anni alla data di scadenza del bando innalzando l’età per le donne di un anno per ogni figlio;

– favorire la conciliazione vita-lavoro mediante adozione dello Smart Working (SW).

Guarda qui il video di candidatura

la mission di Gedeon Richter Italia è la tutela della salute e la qualità di vita delle donne. Attraverso il programma di responsabilità sociale d’impresa GRITness4All promuove i valori del bilancio di genere e delle pari opportunità mediante attività/percorsi che si sviluppano sia internamente a livello aziendale sia con progetti in collaborazione con partner esterni di valore, che condividono la stessa filosofia in termini di empowerment femminile e culture education.

Guarda qui il video di candidatura

il bilancio di genere adottato fotografa la % di presenza del genere maschile e femminile all’interno della struttura, indagando nello specifico la spaccatura del genere all’interno delle diverse famiglie professionali (medici, infermieri, servizio clienti, staff) e negli organi apicali. L’analisi viene effettuata anche sul turn over, sull’età anagrafica, sui titoli di studio. Il bilancio funge infine da manifesto sulle politiche attive di Humanitas al contrasto alla violenza di genere e per il work life balance. Il bilancio contiene 11 azioni che mirano alla realizzazione dell’equità di genere.

Guarda qui il video di candidatura

nel 2020, in epoca di piena pandemia, data la drammatica riduzione di visite mediche soprattutto a carico della popolazione femminile, nasce l’idea di progettare un ospedale per le donne. 

L’analisi clinica, organizzativa, strutturale ed economica delle risorse e attività già presenti nell’ospedale, la valutazione epidemiologica con focus group e  con questionari di analisi della domanda effettuati sulla popolazione di riferimento, l’individuazione delle attività incrementali necessarie per completare l’offerta, ci hanno permesso la progettazione di nuovi percorsi di cura orientati alla centralità della paziente, alla gestione della sua patologia, alla personalizzazione delle terapie ed alla medicina di genere.

Guarda qui il video della candidatura

Inclusione Donna è una delle più grandi reti di associazioni femminili italiana (oggi ne conta 68) rappresentativo di oltre 50mila donne, fondato a Roma da Sila Mochi e Carolina Gianardi nel 2018 con l’obiettivo duplice di aumentare le percentuali di occupazione a rappresentanza femminile in Italia equiparandole agli standard europei.

Questi due obiettivi sono stati poi declinati, nel 2019, in 10 istanze (di cui sette in ambito occupazione e tre in ambito rappresentanza) a sua volta ulteriormente sintetizzati nel 2020 in 2 macro progetti. Il primo, quello di costruire gli strumenti necessari a cambiare la cultura della società civile (e le sue articolazioni aggregative) portando l’attenzione delle Organizzazioni (pubbliche e private) a far diventare la parità di genere una prassi nell’ambito dei propri processi operativi e il secondo, forse più ambizioso, quello di cambiare la cultura della politica introducendo, tra le linee guida di verifica di ammissibilità delle misure da parte del legiferatore, la c.d. Valutazione Impatto di Genere, prevista anche nel PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Guarda qui il video della candidatura

il Gender Equality Plan (GEP) di Ospedale San Raffaele (OSR), di prossima pubblicazione, è un documento strategico che promuove le pari opportunità e l’inclusione delle persone che lavorano nell’organizzazione di Ospedale e considera la medicina di genere un necessario strumento di eccellenza scientifica.

Il Piano, in linea con la normativa nazionale ed europea, intende favorire la piena partecipazione, una migliore valorizzazione e quindi il benessere individuale e collettivo di tutte le persone che lavorano in Ospedale. Intende altresì promuovere una sempre maggiore attenzione alla prospettiva di genere nei vari ambiti dell’attività clinica e di ricerca.

Guarda qui il video di candidatura

in ambito clinico Ospedale San Raffaele offre numerosi percorsi specifici per le donne, quali, per esempio, gli Ambulatori per la vaccinazione contro il virus del papilloma, la menopausa, la sindrome adrenogenitale, l’endocrinologia ginecologica; la ginecologia adolescenziale; le malattie sessualmente trasmissibili; la contraccezione, le gravidanze a rischio o gemellari, e le poliabortività. OSR offre, inoltre, una pronta gestione multidisciplinare di patologie oncologiche quali tumori ovarici, uterini, vulvari, e possiede una Breast Unit riconosciuta a livello regionale che consente una presa in carico delle pazienti dalla diagnosi alla consulenza genetica, la chirurgia ricostruttiva, la fisioterapia ed il supporto psicologico.

Guarda qui il video di candidatura

dalla volontà di prendere in carico in modo globale e continuativo le proprie pazienti, allo IEO è stato creato un percorso a misura di donna, con l’obiettivo di incoraggiare la prevenzione dei tumori femminili e supportare le donne ad alto rischio genetico e/o che hanno vissuto l’esperienza della malattia prima, durante e dopo i trattamenti, affinché ognuna possa vivere al meglio la propria vita affettiva, sessuale e lavorativa.

Un percorso che si sviluppa attraverso il Women’s Cancer Center (WCC) e l’High Risk Center (HRC) e che permette alle donne che intraprendono il proprio percorso di cura e/o di prevenzione in Istituto di affrontare importanti tematiche in ambulatori appositamente pensati per loro.

Guarda qui il video di candidatura

effettuazione di rilevazioni digitalizzate della colonna vertebrale senza raggi, ricostruzione tridimensionale della colonna affetta da osteoporosi e non solo nella donna, mediante semplice impegnativa del medico curante, specialista. Laboratorio istituzionalizzato in azienda (dal 1995) e ora rinnovato come tecnologia grazie al sovvenzionamento avuto di recente (2021) per vincita di bando mediante Cassa di Risparmio di Cuneo.

Guarda qui il video di candidatura

la persona viene presa in carico nei suoi aspetti fisici e psicologici, esistenziali, relazionali e sociali, per tutto il percorso che inizia dalla diagnosi, attraversa chirurgia, terapie ed arriva fino alla remissione della malattia o alle cure di fine vita. Il percorso può iniziare con una visita fisiatrica o con una consulenza psicologica, cui segue la valutazione multidisciplinare finalizzata all’individuazione precoce sia degli esiti fisici sia delle problematiche psicologiche.

Guarda qui il video di candidatura

la Medical Clinique, laboratorio analisi e studio medico polispecialistico, nasce il primo luglio 2020, nella provincia romana, precisamente a Fiano Romano. Decide di supportare una giovane associazione di mamme di bambini disabili (affetti da disturbi dell’apprendimento, autismo), portando anche sul territorio terapie che non avrebbero potuto sostenere sia per lontananza rispetto al territorio che per liste di attesa. Inoltre Medical Clinique nasce con un’anima ROSA. All’interno del centro la donna non è mai sola, la seguiamo sia con dei percorsi di screening ginecologici e senologici, accompagnandola per un’eventuale gravidanza, (corso pre parto e supporto psicologico) sia dopo la nascita del bimbo, avendo all’interno un centro pediatrico con la maggior parte di branche specialistiche pediatriche (esempio cardiologia pediatrica).

Guarda qui il video di candidatura

obiettivi principali di Finestra Rosa, favorire l’emersione del fenomeno della violenza, sommerso nella maggioranza dei casi, offrendo percorso alle vittime che accedono non solo al Pronto Soccorso, ma anche alle Strutture di degenza, agli ambulatori ospedalieri, per motivi differenti rispetto al vissuto di violenza, maltrattamento, abuso.

Primo punto fermo è voler facilitare la continuità di presa in carico non solo clinico assistenziale, pertanto con cura fisica, ma anche di Accoglienza in senso ampio, favorendo la tempestività di attivazione del successivo percorso di presa in carico territoriale, da parte dei Servizi di tutela. Secondo pari punto fermo, aumentare le competenze degli operatori sanitari con percorsi formativi e coinvolgimento, rispetto alle loro risorse nella pratica assistenziale, di cura non solo fisica, finalizzate all’analisi delle possibili ripercussioni personali, su vissuti di supporto, in circostanze così delicate di vita professionale.

Guarda qui il video di candidatura

decorazione Reparto Terapia intensiva Neonatale Ospedale di Mantova con l’obiettivo di donare un sorriso, una speranza e un supporto ai medici con un ambiente a tema Bosco.

Un ambiente precedentemente grigio e senza luce dall’esterno per mancanza di finestre, ha portato con personaggi simpatici un’apertura su ambienti naturalistici con nuove emozioni nel reparto.

Guarda qui il video di candidatura

le attività, i traguardi, gli obiettivi e ogni altro dettaglio relativo a ciascuna attività e iniziativa per sviluppare l’emancipazione femminile e il multiculturalismo: promuovere il networking, le opportunità di sviluppo in un ambiente globale ibrido sono perfettamente spiegate e dettagliate nel documento allegato. Non è una singola attività, ma una rete totale di attività, che si completano a vicenda e offrono una visione a 360 gradi e supporto agli obiettivi del 2022.Parola chiave: empowerment femminile

Guarda qui il video di candidatura

poiché è noto che i trattamenti a cui vengono sottoposte le donne affette da neoplasia mammaria comportano un aumentato rischio di frattura, dal 2009 abbiamo attivato, in collaborazione con le oncologie degli ospedali di Belluno e Feltre e con la Medicina Nucleare di Belluno, un percorso integrato per la valutazione della salute scheletrica in questa tipologia di pazienti. Il percorso prevede che all’atto della valutazione oncologica vengano prescritti densitometria ossea DXA (con una via di accesso preferenziale) ed esami di laboratorio relativi al metabolismo fosfo-calcico; successivamente avviene la valutazione presso l’ambulatorio dedicato a cui spetta il compito di valutare il rischio di frattura, escludere eventuali altre cause di fragilità ossea, avviare adeguato trattamento e seguire le pazienti nel tempo.

Guarda qui il video di candidatura

la Regione Siciliana per il tramite della Referente Regionale per la Medicina di Genere e del Tavolo Tecnico regionale per la diffusione della medicina di genere, ha ideato progettato e realizzato il Piano per la diffusione della medicina genere specifica nell’ambito del quale, nel merito delle quattro aree di intervento, derivate dal Piano Nazionale per la MDG (Legge n. 3 /2018 art. 3) percorsi clinici, ricerca, formazione, comunicazione e informazione, sono state delineate le linee guida per l’implementazione delle azioni strategiche da parte delle aziende del sistema sanitario regionale. 31 aziende sanitarie siciliane tra pubbliche e private hanno aderito al piano e implementato percorsi per approfondire le determinanti di genere coinvolte nella fase di anamnesi, trattamento cura dei pazienti in ottica di genere e, nel caso della salute della donna, si promuove la enucleazione dei dati di ricerca per matrici disaggregate e la diagnosi preventiva nell’ambito della patogenesi anche con riferimento ai PTDA (Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali) dedicati.

Guarda qui il video di candidatura

il progetto proposto è mirato alla cura, all’autonomizzazione e alla valorizzazione della donna nel suo ciclo di vita all’interno del trattamento riabilitativo psiconutrizionale per i Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DA).  Nel 2020 è stato avviato un percorso di cohousing in un appartamento dedicato. Il progetto è rivolto ad una utenza prettamente femminile con un DA di lunga durata, al fine di garantire un percorso protetto per chi, dopo tanti anni, non ha ancora completato il processo di guarigione e non ha raggiunto un buon equilibrio psicofisico. Lo scopo di questo progetto è quello di migliorare la qualità di vita di queste giovani donne, promuovendo un lavoro psicologico e nutrizionale che garantisca loro un equilibrio ed una autonomia nel lungo termine. Le donne incluse nel progetto sono ragazze di età media 18-30 anni con progettualità attiva (inserimento lavorativo, università, relazioni interpersonali, …).

Guarda qui il video di candidatura

dalla volontà di semplificare e rendere la riabilitazione oncologica un percorso accessibile e personalizzabile è nata Pinktrainer, una piattaforma della salute digitale con lo scopo di agevolare il percorso oncologico di ciascuna paziente attraverso la supervisione a distanza e l’impiego di interventi personalizzati di esercizio fisico e, in una seconda fase, supporto nutrizionale.

L’applicazione consiste in un portale di inserimento dati gestito dai professionisti medici e paramedici, collegato simultaneamente ad un’applicazione su smartphone per il paziente.

I diversi strumenti dell’app e della dashboard di Pinktrainer consentono il monitoraggio completo del percorso terapeutico della paziente e l’implementazione (attualmente) degli interventi di esercizio fisico e (nel corso dei prossimi mesi) delle linee guida nutrizionali.

Guarda qui il video di candidatura

la SOS di Oncologia Medica del Presidio Ospedaliero di Pescia (PT), unitamente alla Direzione Sanitaria di Presidio, al Dipartimento Oncologico e all’Azienda USL Toscana centro, hanno promosso una serie di iniziative per la popolazione delle pazienti con tumore della mammella, basate su incontri istruttivi sulla nutrizione e la corretta alimentazione e successivamente su incontri di medicina narrativa e presentazione di esperienze letterarie da parte di pazienti, di familiari o di caregiver. Tutti gli incontri si sono tenuti all’interno di strutture istituzionali o sanitarie o comunali, con la partecipazione attiva della ODV Annastaccatolisa, associazione di volontariato presente sul territorio della Valdinievole e attiva per la raccolta fondi per la ricerca e la prevenzione del tumore mammario triplo negativo.

Guarda qui il video di candidatura 

gli obiettivi che Tiberia Hospital si è prefissata sono: 

  • valorizzare le competenze all’interno dell’organizzazione in tutti i settori; 
  • promuovere l’adozione di buone prassi nella gestione delle risorse umane, al fine di contrastare gli stereotipi di genere; 
  • diffondere modelli culturali improntati alla promozione delle pari opportunità.

Guarda qui il video di candidatura

diffondere la cultura della prevenzione anche in un’ottica di genere.

Guarda qui il video di candidatura

WALCE dal 2009 organizza dei laboratori di bellezza dedicati a tutte le donne che affrontano il percorso di malattia e di cura per un tumore e che non vogliono rinunciare alla propria bellezza e alla propria femminilità. Vengono organizzati nel mese di novembre in diversi ospedali italiani con l’aiuto dei clinici e degli psicologi per aiutare queste donne a riconquistare benessere e autostima in modo semplice e divertente attraverso l’utilizzo dei trucchi

Il laboratorio dà la possibilità a una massimo di 10 donne per seduta di partecipare gratuitamente a un laboratorio di make up, nel corso del quale una consulente di bellezza volontaria, competente e sensibile, svela utili segreti di make-up e insegna come valorizzare, in pochi mirati gesti, il proprio aspetto, ma anche a prendersi cura della propria pelle ancor più in un momento in cui per via della malattia, delle cure e degli effetti collaterali, la pelle è più delicata e l’immagine può subire dei cambiamenti difficili da accettare.