(Barbara Curcio Rubertini – La “petite école” dei servizi sanitari e sociali al tempo della pandemia. Ricerca&Pratica 2021; 37: 30-42)
Come sfruttare al meglio il fatto che questa pandemia Covid-19 rappresenta uno straordinario motore d’innovazione per tutti gli ambienti coi quali abbiamo a che fare in campo sanitario (l’ambiente organizzativo, l’ambiente professionale e, anche, l’ambiente civile, della società per cui lavoriamo)?
COMPETENZE DISTINTIVE PER L’INNOVAZIONE
La mia riflessione parte dal fatto che esistono molti studi sulle competenze distintive delle organizzazioni più innovative, cioè quelle più capaci di reagire e di cambiare, in risposta ai cambiamenti del loro ecosistema. La chiave di volta è stata trovata nelle “organizzazioni che apprendono” (learning organizations), organizzazioni che utilizzano, intenzionalmente, l’apprendimento “quotidiano” dei loro professionisti e del management come principale motore d’innovazione.